Il direttore artistico de "I Concerti della Normale" vince grazie "Bach/Prince. Vite parallele", edito da Einaudi- Stile libero.

PISA, 20 DICEMBRE 2021. È stato assegnato il premio "CartaCanta" per il miglior libro di argomento musicale di autore italiano pubblicato fra settembre 2020 e agosto 2021 a Carlo Boccadoro, direttore artistico de I Concerti della Normale. La giuria - presieduta da Franco Zanetti e costituita da Marta Blumi Tripodi, Enrico Casarini e John Vignola - si è espressa a favore di "Bach/Prince. Vite parallele", pubblicato da Einaudi nel marzo 2021. Il testo, tra i molti che Boccadoro ha scritto per far conoscere autori del passato e del presente, parla delle vite apparentemente lontane di due musicisti appartenenti a epoche e culture diverse, Johann Sebastian Bach, vissuto tra il Diciassettesimo e il Diciottesimo secolo, e Prince Rogers Nelson, in arte Prince, morto nel 2016.

"Carlo Boccadoro - si legge nella motivazione - è riuscito a unire storie e musiche apparentemente lontane nelle intenzioni e negli esiti. Lo ha fatto trovando non solo - o non tanto - affinità strutturali o biografiche fra due compositori attenti ai dettagli artigianali della loro opere, ma raccontando, con molta autorevolezza e senza pedanterie, quanto la musica popolare sia un ponte gettato verso il futuro, una questione di disciplina e di dedizione, un risorgere continuamente da ogni avversità”.

Non ho mai partecipato ad alcun premio in vita mia - ha commentato Boccadoro -. Nel campo della musica classica, in cui normalmente lavoro, ho sempre avuto in mente la frase del grande compositore Bèla Bartòk: "Le competizioni vanno bene per i cavalli, non per gli artisti" , quindi non ho mai proposto nulla  a concorsi per le mie composizioni e neppure per i libri, essendo inoltre io fieramente oppositore del concetto di competizione: non credo infatti che i miei colleghi compositori siano degli avversari da battere, così come non credo che gli autori degli altri libri presenti nella cinquina del premio CartaCanta lo siano, anzi. Mi sembrano tutti libri molto interessanti, che creano una pluralità di voci e opinioni quanto mai necessaria in un momento di tristissima omologazione culturale come quello che stiamo vivendo. Ovviamente sapere che una giuria composta da persone di prestigio ed esperte di Musica abbia scelto il mio libro mi fa molto piacere, così come mi fa piacere che sia un premio nato non dal mondo dell'Accademia ma da quello della musica popolare, che da sempre mi sembra possedere una vitalità culturale spesso dimenticata o ignorata nell'ambiente cosiddetto "classico". Ho iniziato la mia vita di ascoltatore a cinque anni con la musica rock, ho conosciuto quella classica solo molti anni più tardi, quindi da sempre considero i suoni che nascono fuori dal Conservatorio come parte del mio DNA personale e artistico. Ringrazio di cuore la commissione che ha voluto premiare il mio libro, che cerca di mettere assieme mondi solo apparentemente diversi descrivendo due grandi artisti legati a doppio filo dall'amore per il proprio lavoro (oltreché dal loro genio musicale, naturalmente)".

La consegna del premio si è svolta nella sede dell'Associazione Culturale Ar.Ca. di Brescia. All'autore del libro vincitore, oltre al simbolico fermalibri, è stato consegnato un quadro a tema appositamente dipinto dal compositore Fabio Ilacqua, dal titolo "Un racconto nella testa".

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