Pisa, 22 ottobre 2019. Giovedì 24 ottobre alle ore 21, il Teatro Verdi di Pisa accoglierà un organico d’eccezione per il secondo appuntamento dei “Concerti della Normale”. Continua infatti la collaborazione tra la Scuola Normale Superiore e l’Orchestra della Toscana che riunirà un numero straordinario di esecutori di prim’ordine, permettendo di portare in scena un repertorio normalmente non proponibile. La serata si aprirà con la prima esecuzione di In cerchi concentrici per tromba e orchestra, commissionata per l’occasione a Caterina Di Cecca, e continuerà con la celebre Also sprach Zarathustra di Strauss, la Pétrouchka di Stravinskij nella sua versione originale del 1911 e La Valse di Ravel.

Ospite nelle più prestigiose società di concerti italiane e internazionali, l'Orchestra della Toscana si caratterizza per l’estrema versatilità, che la rende in grado di eseguire brani dal barocco al classico romantico, al Novecento storico. Partecipa a importanti manifestazioni tra cui Biennale Musica di Venezia e al Festival Musica di Strasburgo. A dirigere in questa occasione ci sarà Daniele Rustioni, tra i più importanti direttori d’orchestra sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico, ospite nei migliori teatri italiani e internazionali.

Il concerto di giovedì proporrà in prima assoluta l’opera per tromba e orchestra di Caterina Di Cecca, giovanissima compositrice nata a Leiden nel 1984, tra i primi classificati del concorso Classici di Oggi della SIAE. Si esibirà per quest’occasione Donato De Sena, prima tromba dell’Orchestra della Toscana e collaboratore delle principali orchestre italiane, quali il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai e La Fenice di Venezia. A seguire, tre celebri brani che segnano il passaggio dall’ultimo Ottocento al primo Novecento: l’Also sprach Zarathustra di Richard Strauss, resa celebre al grande pubblico da Tv e cinema (tra cui spicca il Kubrick di 2001: Odissea nello spazio); l’innovativo balletto Pétrouchka di Igor’ Fëdorovič Stravinskij e la trascinante danza della Valse di Maurice Ravel, composta nel caos dell’immediato primo dopoguerra.