Lo stemma araldico di Leonardo Salviati

Gli stemmi dell’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano sono stati restituiti al loro splendore con un restauro iniziato nel 2012 e adesso la Scuola Normale con un progetto di digitalizzazione mette a disposizione in rete le immagini e la schedatura di questo prezioso patrimonio storico e iconografico. L’intervento di pulitura degli stemmi – realizzato con il sostegno finanziario della Fondazione Pisa – ha permesso di eseguire un’esaustiva campagna fotografica. Quest’occasione ha evidenziato l’unicità di questa straordinaria testimonianza visiva, pressoché sconosciuta nel panorama italiano.
Negli spazi interni del Palazzo della Carovana, sede principale dell’Ordine, i nuovi cavalieri esponevano i loro emblemi; oggi se ne conservano 450, con un arco cronologico che va dal 1561 al 1604, collocati sui cornicioni dei corridoi e di alcune sale di rappresentanza della Scuola. Un patrimonio araldico non puramente decorativo, che vanta l’indiscutibile pregio di aver mantenuto un legame fisico col luogo per il quale era destinato e tramanda la memoria dei militi dell’istituzione.

La schedatura viene presentata sotto forma di banca dati liberamente consultabile online, all’indirizzo e altre sezioni del sito permettono una più ampia navigazione all’interno della sede della Scuola, tramite una galleria fotografica o un’esplorazione degli stemmi attraverso planimetrie interattive. E’ possibile così scoprire la provenienza dei cavalieri: 19 stemmi, per esempio, appartengono a famiglie nobili pisane, 77 a fiorentine, 1 a una famiglia lucchese, 13 a famiglie milanesi e così via.

L’istituzione militare-monastica stefaniana fu fondata da Cosimo I de’ Medici e approvata da Papa Pio IV nel 1562: l’Ordine diventò parte integrante dell’organico programma di riorganizzazione e trasformazione del Granducato in uno Stato moderno. La Toscana possiede una importante documentazione araldica, tra le più ricche d’Europa, ma non sempre attentamente valorizzata. La schedatura degli stemmi della Scuola Normale si inserisce in un filone di studio – strettamente connesso con la ricerca storico-artistica e di storia delle istituzioni – volto alla conservazione e catalogazione di questo patrimonio iconico.

Il risultato di questo importante lavoro di tutela e valorizzazione è stato presentato dalla curatrice del progetto, Laura Cirri. Con lei, tra gli altri, il direttore della Scuola, Fabio Beltram, Massimo Ferretti, direttore del Laboratorio di Documentazione Storico Artistica. Per la Fondazione Pisa erano Presenti il presidente Claudio Pugelli e Cosimo Bracco Torsi, presidente all’avvio del progetto.

 

Pisa, 26 giugno 2014