La seguente mozione è stata approvata nella seduta del senato accademico della Scuola Normale Superiore di martedì 28 novembre 2023.
 

PISA, 29 novembre 2023La Scuola Normale Superiore guarda con apprensione alla recrudescenza del conflitto israelo- palestinese, avviata lo scorso 7 ottobre 2023 dall’attacco terroristico di Hamas ai danni della popolazione civile israeliana e proseguita con l’offensiva israeliana sulla striscia di Gaza, la quale ha assunto i contorni di una punizione collettiva e sta generando una grave crisi umanitaria.

Quale membro della Rete Italiana delle Università per la Pace, e conformemente ai principi sanciti dall’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, la Scuola Normale Superiore ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli, ed è impegnata nella promozione dei valori della pace, della cooperazione internazionale e del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Quest’ultimo impegno si traduce anche nell’adesione alla rete Scholars at Risk, che opera per la tutela della libertà accademica in tutto il mondo e nel quadro delle cui attività la Scuola Normale Superiore è aperta alle richieste di accoglienza e collaborazione provenienti da studiose e studiosi attivi in contesti di conflitto o repressione.

A fronte degli episodi di antisemitismo e islamofobia di cui le atrocità delle ultime settimane hanno determinato il moltiplicarsi anche in Europa, la Scuola Normale Superiore ribadisce quanto già sottolineato dalla CRUI lo scorso 19 ottobre 2023, ovvero che gli atenei sono per natura luoghi di incontro e dialogo fra le culture, nonché di promozione della conoscenza e di sviluppo del pensiero critico, imprescindibili per la costruzione di qualsiasi processo di pace.

In considerazione di quanto premesso, il Senato Accademico della Scuola Normale Superiore:

  • condanna l’attacco terroristico compiuto da Hamas lo scorso 7 ottobre 2023, e auspica l’immediato rilascio degli ostaggi sequestrati in quell’occasione;
  • condanna la risposta militare indiscriminata del governo israeliano, e auspica un immediato cessate il fuoco sulla striscia di Gaza;
  • esprime la solidarietà della comunità accademica a tutte le vittime civili del conflitto e ai loro familiari;
  • si pronuncia a favore di una risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, e ne riconosce quali premesse necessarie la cessazione delle politiche insediative israeliane nei territori occupati della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, del controllo israeliano de facto sulla striscia di Gaza, e di ogni forma di segregazione ai danni della popolazione palestinese;
  • condanna qualsiasi manifestazione di antisemitismo e islamofobia, rifiutando al contempo la retorica che vuole ricondurre al primo ogni presa di posizione critica nei confronti dell’operato dei governi israeliani;
  • coerentemente con le azioni intraprese in relazione ad altri conflitti, esprime la disponibilità della Scuola ad accogliere richieste di collaborazione da parte di studiosi e studiose palestinesi e israeliani a rischio di incolumità fisica e/o la cui libertà accademica sia compromessa, e si impegna a valutare la sospensione delle attività di collaborazione con le istituzioni universitarie che manifestino in modo pubblico e ufficiale il proprio sostegno a una risposta militare indiscriminata contro i territori palestinesi, così come all’attacco terroristico dello scorso 7 ottobre 2023, ferma restando la possibilità di accordi individuali per la mobilità del personale di ricerca a esse afferenti;  
  • conferisce al Direttore il mandato di farsi portavoce in ogni sede istituzionale, e in particolare presso la CRUI e nelle eventuali interlocuzioni con il Ministro dell’Università e della Ricerca, nonché con i suoi omologhi italiani e stranieri, delle posizioni espresse nella presente mozione;
  • dispone la pubblicazione del testo della presente mozione sul sito della Scuola, nonché la sua diffusione attraverso gli altri canali mediatici della stessa.