Tra i più eminenti studiosi di letteratura italiana, da Dante a Tasso, è stato autore di molti saggi apparsi su riviste italiane e straniere. Si era formato alla Scuola Normale sotto la guida di Luigi Russo.

Pisa, 8 aprile 2021.

Avrebbe compiuto il prossimo 5 maggio 97 anni, Dante Della Terza, italianista ex allievo della Scuola Normale, morto martedì 6 aprile in una clinica di Cambridge nei pressi di Harvard, nella cui università ha  insegnato, dirigendo per molti anni il Dipartimento di Romance Languages & Literature e di cui era adesso professore emerito.

Nato a Torella dei Lombardi in provincia di Avellino, Della Terza era stato allievo del corso ordinario della Scuola Normale dal 1942 al 1947, anno in cui ottenne la laurea all’Università di Pisa, e poi allievo del corso di perfezionamento della Normale dal 1948 al 1949. Formatosi sotto la guida di Luigi Russo, vinse giovanissimo una borsa di studio presso l’università di Zurigo. Dopo aver insegnato nei licei italiani, negli anni successivi si spostò alla University of California di Los Angeles e poi alla Harvard University, di cui è stato professore di letteratura italiana comparata. Ha anche coperto in anni recenti la cattedra di Storia della Critica Letteraria presso l’Università della Calabria e quella di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università “Federico II” di Napoli.

Tra i più eminenti studiosi di letteratura italiana, da Dante a Tasso, è stato autore di molti saggi apparsi su riviste italiane e straniere e ha contribuito alla Letteratura Italiana Einaudi e a quella Rizzoli-Motta.

Fra i suoi libri più importanti: Forma e memoria (1980); Tradizione ed esegesi (1987); Letteratura e critica tra Otto e Novecento (1989); Strutture poetiche ed esperienze letterarie (1993). Nel febbraio del 2001 è uscita la seconda edizione del suo famoso libro Da Vienna a Baltimora. La diaspora degli intellettuali europei negli Stati Uniti d’America, Roma, Editori Riuniti.

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