Da Scuola Superiore Sant'Anna e Scuola Normale Superiore la condanna dell'aggressione militare della Russia in Ucraina nella nota congiunta della rettrice Sabina Nuti e del direttore Luigi Ambrosio, all’indomani di un evento che ha riunito le due comunità: “Sostegno incondizionato a ogni tentativo pacifico di giungere alla fine delle ostilità. Dai paesi dell’UE condanna unitaria e sanzioni adeguate”.

PISA, 25 febbraio. Il governo russo ha scelto la via della guerra, in spregio alle norme fondamentali del diritto internazionale e mettendo a repentaglio l’incolumità della popolazione civile inerme, che pagherà il prezzo maggiore di questa scelta scellerata. La Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore condannano in modo fermo l’aggressione militare lanciata il 24 febbraio dalla Russia contro l’Ucraina attraverso la nota della rettrice Sabina Nuti e del direttore Luigi Ambrosio, per condividere i sentimenti delle due comunità accademiche, emersi durante l’incontro congiunto svoltosi poche ore dopo la notizia dell’aggressione, il 24 febbraio, convocato per riflettere sull’attacco portato dalla Russia all’Ucraina. Si è trattato di un evento che ha visto la partecipazione dei vertici delle due istituzionidocentiricercatoriricercatriciallieveallievipersonale tecnico amministrativo e, grazie alla rete, sono stati raggiunti oltre 300 utenti collegati. 

  “Esprimiamo - sottolineano Sabina Nuti e Luigi Ambrosio - la massima solidarietà al popolo ucraino e sosteniamo in maniera incondizionata ogni tentativo di giungere a una cessazione delle ostilità, alla risoluzione pacifica delle controversie fra i due Stati e a una piena riconciliazione fra le parti. Chiediamo pertanto a quanti hanno responsabilità politiche e di governo di farsi parte attiva nella risoluzione della crisi. Riteniamo decisivo che i paesi dell'Unione Europea assumano posizioni unitarie nella condanna dell'aggressione e nell'adozione di sanzioni adeguate nei confronti del governo russo. Auspichiamo un coinvolgimento attivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite perché favorisca il ricorso al dialogo, alla diplomazia e alla cooperazione fra gli Stati”. 

  “Rivolgiamo - concludono Sabina Nuti e Luigi Ambrosio - un pensiero alle vittime di questo conflitto e ai loro familiari ed esprimiamo vicinanza a quanti soffrono per questi atti di violenza insensati, consapevoli che la guerra, oltre a lacrime e devastazioni, porta soltanto alla sconfitta di tutte e tutti”.

 

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