La Scuola Normale Superiore si aggiudica il primo premio nella sezione Conoscenza, tutela e gestione del patrimonio artistico dell’Italian Heritage Award, premio internazionale per la valorizzazione dei beni culturali alla prima edizione quest’anno.

Il riconoscimento è andato al gruppo di lavoro diretto da Maria Monica Donato, docente di Storia dell’arte medievale, per il progetto “Campane e fonditori dal Medioevo al Rinascimento”, scaturito dal più ampio lavoro, diretto dalla stessa docente, del repertorio “Opere firmate nell’arte italiana/Medioevo”.

Il progetto si propone il censimento (per sezioni geo-cronologiche), lo studio, la catalogazione informatica di un patrimonio monumentale capillarmente diffuso, preziosissimo eppure dimenticato dagli studi, e spesso trascurato anche in termini di tutela: quello delle antiche campane, strumenti di straordinaria rilevanza nella vita religiosa e sociale del Medioevo e dell’Età moderna, nonché oggetti di altissimo pregio tecnico e, spesso, artistico. Prova di tale rilevanza è lo status sociale ed economico riconosciuto alle figure dei fonditori, maestri di elevata specializzazione e altamente ricercati, oggetto di scarsissima attenzione negli studi: di questi artefici il progetto si propone di recuperare profili, genealogie e fortune, attraverso le loro copiosissime iscrizioni-firma e un’altrettanto ricca documentazione cronachistica e d’archivio.

La cerimonia di consegna del premio è avvenuta venerdì 4 ottobre, a Roma, presso l’Auditorium Seraphicum. A ritirare il premio per la Scuola Normale, a nome del gruppo di lavoro, è stata Monia Manescalchi, coordinatrice tecnica del progetto, cui partecipano anche Chiara Bernazzani, Giampaolo Ermini ed Elena Vaiani.

Italian Heritage Award ha coinvolto oltre 500 persone tra professionisti, esperti e rappresentanti del mondo delle istituzioni che si occupano di beni culturali. In oltre nove mesi di lavoro, ventuno membri di una giuria altamente specializzata hanno valutato 400 progetti selezionati dall’Italia e dall’estero, assegnando ventisei premi; 555 le pagine illustrate per l’edizione del volume scientifico dedicato alla prima edizione del premio. Oltre al settore Tutela e gestione del patrimonio artistico sono stati assegnati riconoscimenti anche nei settori: Tutela e valorizzazione paesaggistica dei siti d’interesse storico culturale; Tutela degli archivi e delle fonti storiografiche; Ricerca, formazione e innovazione nella tutale del patrimonio culturale; Comunicazione e divulgazione dei beni culturali; Management delle attività di cooperazione internazionale per la cultura; Conoscenza, tutela e gestione del patrimonio architettonico; Conoscenza, tutela e gestione del patrimonio archeologico. Assegnata anche una borsa di studio da 30mila euro.