Due giornate di studio alla Scuola Normale, 18 e 19 giugno, con esperti da tutto il mondo per celebrare Ovidio e la sua fortuna. Ha scelto la Normale di Pisa la International Ovidian Society, da poco costituitasi, come tappa europea per un convegno che rilanci gli studi e approfondisca l'opera di Publio Ovidio Nasone, il poeta latino nato a Sulmona in Abruzzo il 20 marzo del 43 a.C e morto il 17 d.C. a Tomi in Romania, in esilio.

Una scelta, quella della Scuola Normale, favorita dalla presenza e dall'attività di ricerca del Preside della Classe di Lettere, Gianpiero Rosati, latinista, che a Ovidio ha dedicato numerose pubblicazioni.

"La poesia di Ovidio - dice il prof. Rosati - gode  di un ininterrotto favore: non solo è il poeta antico più amato dal grande pubblico dei lettori, ma è anche quello maggiormente al centro dell’attenzione degli studiosi, al punto che si è parlato di una nuova aetas Ovidiana, dopo quella che nel Medioevo vide imporsi la stella di Ovidio nel canone dei principali poeti antichi".

Sulla spinta di questo successo, alimentato anche dalle molte iniziative che in numerosi paesi nel mondo hanno accompagnato la recente celebrazione (2017) del bimillenario della morte del poeta, si è recentemente costituita negli Stati Uniti la International Ovidian Society: "lo scopo dell'Associazione - spiega Rosati - che è stata presentata nell’annuale riunione della Society for Classical Studies tenutasi nel gennaio 2019 a San Diego, in California, è promuovere lo studio dell’opera di Ovidio e della sua ricezione anche moderna e contemporanea nei campi più vari, dalla storia dell’arte alle letterature moderne, la musica, il teatro, il cinema, la video-art, la performance-art, e così via. Il convegno che si terrà a Pisa alla Scuola Normale tratterà di tutto questo ed è la prima uscita in Europa dell'Associazione, prima tappa di una serie di iniziative che essa intende promuovere nei prossimi anni anche nel nostro continente".

I relatori che interverranno sono, oltre a Rosati, Alessandro Barchiesi (New York University), Federica Bessone (Università di Torino), Barbara Weiden Boyd (Bowdoin College), Jacqueline Fabre-Serris (Université Lille 3), Andrew Feldherr (Princeton University), Laurel Fulkerson (Florida State University), Philip Hardie (Cambridge University), Alison Keith (University of Toronto), Mario Labate (Università di Firenze), John F. Miller (University of Virginia), Melanie Möller (Freie Universität Berlin), K. Sara Myers (University of Virginia), Carole Newlands (University of Colorado, Boulder), Alessandro Schiesaro (University of Manchester), Alison Sharrock (University of Manchester), Richard Tarrant (Harvard University).

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