Si chiama CAPTUR3D il progetto di ricerca in cui sarà inserito il vincitore del posto di PhD in Nanoscienze (scadenza delle domande il 27 agosto). CAPTUR3D, di cui responsabile scientifico è il Prof. Francesco Cardarelli, sviluppa una tecnica innovativa grazie alla quale è possibile indagare con precisione nanometrica cosa succede alle strutture responsabili della comunicazione delle nostre cellule con l’esterno, gli organelli subcellulari.

Pisa, 6 luglio 2020

Il bando per il concorso di ammissione al prossimo corso di Perfezionamento in Nanoscienze presso la Scuola Normale prevede un posto la cui borsa è interamente finanziata grazie al progetto CAPTUR3D, di cui responsabile scientifico è il Prof. Francesco Cardarelli, che è stato premiato dallUnione Europea nellambito degli ultimi ERC Consolidator Grant.

CAPTUR3D si occupa di un settore di ricerca innovativo, ed altamente interdisciplinare (scadenza per presentare la domanda, 27 agosto; requisiti: laurea in fisica, o biologia, o chimica o altri settori disciplinari delle Scienze Naturali).

Lallievo PhD sarà inserito nel gruppo di ricerca del Prof. Cardarelli presso il Laboratorio NEST di Pisa.

CAPTUR3D nasce dall’idea di catturare fenomeni che accadono sulla scala del miliardesimo di metro (la “nanoscala”) su piccoli sistemi di riferimento in continuo movimento che le nostre cellule utilizzano per ricevere, elaborare ed emettere segnali fondamentali per la nostra vita: gli “organelli”.

Fino ad oggi, per studiare queste strutture e i loro segnali, si doveva interferire con la materia vivente in modo distruttivo o, in alternativa, ‘congelare’ la materia stessa. Questo nuovo approccio prevede invece l’impiego di fasci di luce che non comportano alcuna alterazione del campione biologico sotto esame.

I processi molecolari ospitati o regolati dagli organelli saranno “illuminati”, e quindi studiati, proprio mentre accadono. Tecnicamente, un fascio di luce laser sarà lanciato in orbita attorno ad un singolo organello per volta, mentre questo naturalmente si muove e svolge le sue funzioni nelle 3 dimensioni dello spazio intracellulare. Come un satellite che orbita intorno al suo pianeta, la punta del fascio laser sarà il punto di vista privilegiato da cui catturare i dettagli più fini dei processi molecolari che l’organello sotto esame sta ospitando.

Per dimostrare tutte le potenzialità del nuovo approccio, oggetto di indagine privilegiato sarà il granulo di insulina, organello subcellulare chiave nella regolazione dei livelli glicemici nel nostro organismo in virtù del suo ruolo di trasporto e rilascio regolato dell’ormone insulina. I segreti di questo processo potranno ora essere indagati con un’accuratezza spaziale e temporale senza precedenti.