Giuseppe Cambiano descriverà come è arrivato a scegliere i temi che hanno costituto il suo percorso di studioso, da Aristotele a Gadamer, inserendoli nel quadro di vicende culturali non solo italiane. Lo farà nella conferenza pubblica “La filosofia degli antichi e dei moderni” che Cambiano, tra i massimi storici della filosofia, terrà alla Normale di Pisa, nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, lunedì 19 novembre alle ore 17.30.

Si tratta del primo appuntamento di ambito umanistico del ciclo di conferenze Visions, che vuole avvicinare il grande pubblico ai temi della ricerca, e a cui contribuirà stimolando una discussione con il pubblico l’allieva perfezionanda Gaia Anselmo.

Cambiano compie i suoi studi a Torino, sotto la guida di Nicola Abbagnano.  A partire da una rigorosa analisi storico-filosofica sui classici della filosofia greca, e su Platone in particolare, intorno ai temi delle scienze e delle tecniche, ha studiato la fortuna della polis, dei classici (Aristotele, Tucidide, Senofonte, Plutarco) e delle categorie del pensiero politico greco (repubblica, democrazia, libertà, partecipazione) nella cultura europea moderna e contemporanea. Tra le sue opere: Storiografia e dossografia nella filosofia antica (a cura di, Torino 1986); Il ritorno degli antichi (Roma-Bari 1998); Platone e le tecniche (Roma-Bari 1991); Polis. Un modello per la cultura europea (Roma-Bari 2000); Storia della filosofia antica (Roma-Bari 2004); Come nave in Tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele (Roma-Bari 2016).

Pisa, 16 novembre 2018