Si interessò all’algebra, sviluppando importanti intuizioni che lo portarono a riformulare la teoria di Galois. Da Direttore della Normale, fu il primo a consentire l’ingresso delle donne come allieve, avviò la pubblicazione degli Annali della Classe di Scienze, estese la gratuità del vitto e dell’alloggio anche agli allievi della Classe di Scienze. Normale e Università di Pisa gli dedicano una mostra documentaria al Palazzo della Canonica (dal 21 ottobre al 18 novembre) e un convegno su L’opera matematica di Enrico Betti, ieri e oggi, il 20 ottobre alle 14 in Sala Stemmi.


Pisa, 19 ottobre 2023. In occasione del bicentenario della nascita, la Scuola Normale e l’Università di Pisa celebrano Enrico Betti (1823-1892), direttore della Scuola dal 1865 al 1874 e dal 1876 al 1892. Nato a Pistoia, formatosi all’Università di Pisa, si arruolò nel battaglione universitario che prese parte alla battaglia di Curtatone e Montanara. Insegnò nei Licei di Pistoia e Firenze per poi ottenere all’Università di Pisa la cattedra di Analisi e Geometria superiore, prima, e di Fisica matematica e Meccanica celeste, poi.

Sin dagli anni della formazione si interessò all’algebra, sviluppando importanti intuizioni che lo portarono a riformulare la teoria di Galois, per poi dedicarsi anche all’analisi complessa e gettare le basi della topologia algebrica. Il matematico Henry Poincaré denominò una serie di invarianti topologici in suo onore, «numeri di Betti». Dedicò studi anche alla teoria del potenziale e alla teoria dell’elasticità, a cui contribuì col cosiddetto «teorema di Betti».

Alla Normale avviò la pubblicazione degli Annali della Classe di Scienze, nel 1871, dimostrando sul primo fascicolo il suo grande interesse per il compito civile della Scuola volto alla formazione degli insegnanti per garantire un’istruzione secondaria di qualità. Da Direttore, estese la gratuità del vitto e dell’alloggio anche agli allievi della Classe di Scienze e, dalla fine degli anni Ottanta, rese possibile anche alle donne di diventare allieve della Scuola: la prima fu Erminia Pittalunga nell’anno accademico 1889-1890. Durante la sua direzione importanti matematici si formarono alla Scuola: tra questi, Ulisse Dini e Vito Volterra. Eletto più volte deputato e senatore del Regno, fu membro dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Dopo la sua morte, gli eredi donarono alla Scuola Normale la sua biblioteca, i carteggi e i manoscritti, oggi raccolti nel Fondo Enrico Betti.

Al bicentenario di Betti sono dedicati una mostra e un convegno. La mostra L’uomo, il matematico, il politico sarà aperta a ingresso libero dal 21 ottobre al 18 novembre, esclusi i giorni festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, presso la Biblioteca della Scuola Normale nel Palazzo della Canonica (via San Frediano, 24).

Il 20 ottobre, alle 14, si terrà nella Sala Stemmi del Palazzo della Carovana una convegno dal titolo L’opera matematica di Betti, ieri e oggi, in cui interverranno Jean-Pierre Bourguignon, Angelo Vistoli, Patrizio Frosini, Danilo Capecchi, Umberto Bottazzini. Al termine del convegno, sarà inaugurata e illustrata la mostra.

 Gli eventi sono promossi dalla Scuola Normale Superiore, dall’Università di Pisa, dalla Fondazione Caript e da Uniser Pistoia, dall’associazione culturale Storia e Città.

 Per informazioni sulla mostra e per le visite guidate: eventiculturali@sns.it oppure alberto.cogliati@unipi.it.

 

 

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