Il 24 e il 25 febbraio occasione di dibattito e confronto, nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, sulla storia del lavoro, delle organizzazioni internazionali e delle politiche sociali.

Pisa, 19 febbraio 2020.

Lunedì 24 febbraio, a partire dalle ore 10, dottorandi, ricercatori e professori, sia francesi sia italiani, si ritroveranno a Pisa, presso la Scuola Normale (Sala Azzurra, Palazzo della Carovana), per approfondire e discutere la storia di un’istituzione, come l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), che è stata costante promotrice, nell’arco della sua storia centenaria, dell’espansione e della tutela dei diritti sociali.

"Dal governo del lavoro al governo della società: Cento anni di Organizzazione internazionale del lavoro/Du gouvernement du travail au gouvernement de la société: Cent ans d’Organisation internationale du travail" è il titolo della conferenza bilingue franco-italiana che, all’indomani della fine dell’anno del centenario, vuole offrire tanto un bilancio quanto una riflessione su nuovi possibili spunti di ricerca.

La storia dell’istituzione ginevrina prende avvio nel 1919, quando la sua fondazione è sancita dalla Parte XIII del Trattato di Versailles. L’idea dell’inscindibilità di pace e giustizia sociale è una delle ragioni alla base della nascita di questa agenzia della Società delle Nazioni, caratterizzata, inoltre, dal principio del tripartitismo (collaborazione fra governi, datori di lavoro e sindacati). Ancor oggi attiva, come agenzia specializzata collegata alle Nazioni Unite, nel corso degli anni l’Oil ha prodotto numerose norme di carattere internazionale (sotto la forma di convenzioni o raccomandazioni), che spaziano dalla definizione dei tempi di lavoro e degli standard in materia di prestazioni previdenziali alla repressione del lavoro forzato e alla tutela dei lavoratori migranti.

Questi sono anche alcuni dei temi che verranno toccati durante la conferenza, articolata in 3 panel tematici. Il primo panel, dal titolo Organizzazione del lavoro e relazioni industriali su scala globale, vedrà gli interventi di Adeline Blaszkiewicz-Maison (Université Paris Sorbonne), Alessandro Brizzi (SNS) e Tommaso Milani (Sciences Po, Paris), relativi agli aspetti di governance del mercato e del luogo di lavoro.

Il secondo, dedicato al tema Diritti e Migrazioni, approfondirà l’opera di analisi e proposta dell’Oil in merito alla protezione dei lavoratori migranti, tra primo e secondo dopoguerra, attraverso gli interventi di Giacomo Canepa (SNS-Sciences Po, Paris), Federico Del Giudice (SNS- École des Hautes Études en Sciences Sociales) e Giulio Francisci (SNS). A questo panel si collega dal punto di vista tematico l’iniziativa organizzata autonomamente dal Forum degli Allievi, prevista a margine della prima giornata di lavori, volta ad analizzare l’impatto delle migrazioni sull’attuale mercato del lavoro, con l’ausilio di oratori accademici e non accademici.

Per la mattina del 25 febbraio è previsto invece il terzo panel della conferenza, incentrato sul lavoro coloniale e postcoloniale, che offrirà una prospettiva sull’impegno, da parte dell’istituzione ginevrina, per la promozione dello sviluppo nel contesto globale degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, grazie agli interventi di Michele Sollai (Graduate Institute of International and Development Studies) e Giovanni Tonolo (European University Institute).

I lavori, introdotti da Ilaria Pavan (SNS), potranno beneficiare inoltre, nell’arco dei due giorni, della presenza di tre keynote speakers: Stefano Gallo (CNR-ISmed) illustrerà lo stato dell’arte sulla storia dell’istituzione, Laure Machu (Université Paris - Nanterre) analizzerà lo strumento della negoziazione collettiva nella prospettiva dell’Organizzazione internazionale del lavoro e Xavier Vigna (Université Paris - Nanterre) evidenzierà le potenzialità di una storia comparata del lavoro fra Francia e Italia. 

La conferenza, finanziata grazie al programma Cassini 2019, ha ottenuto il patrocinio della Scuola Normale, dell’Ufficio dell’Oil per l’Italia e San Marino, della Società italiana di storia del lavoro (SISlav) e dell’Ambasciata della Repubblica Francese in Italia.

Programma.

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