Massimo Stiavelli ha guidato il team di 300 scienziati che ha realizzato il James Webb Space Telescope. Studente del corso ordinario di Fisica, alla Normale ha anche conseguito il dottorato di ricerca nel 1986.

 PISA, 26 novembre 2021Ha completato il suo intero ciclo di studi universitari alla Scuola Normale, fino a conseguire il dottorato nel 1986, l’italiano alla guida della missione James Webb Space Telescope presso lo Space Telescope Science Institute a Baltimora, negli Stati Uniti. Dal 2012 Massimo Stiavelli coordina il team di 300 scienziati che hanno approntato lo strumento più grande mai realizzato per l’osservazione delle galassie direttamente dal cosmo, il telescopio spaziale James Webb, il cui lancio in orbita dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, è al momento previsto per il prossimo 22 dicembre (ma ci sono già stati successivi slittamenti in passato).

La Normale è presente in questo progetto con il gruppo di cosmologia del professor Andrea Ferrara, selezionato dalla Nasa per far parte del programma di osservazione delle prime galassie dell’Universo (Principal Investigator è il ricercatore della Scuola Stefano Carniani).

Il James Webb Space Telescope sostituirà Hubble, in orbita fin dal 1990, con una potenza di osservazione assai superiore: dotato di uno specchio riflettente di 6,5 metri di diametro, è il telescopio spaziale più grande mai realizzato. Sarà lanciato nello spazio dentro a un razzo Ariane 5, e una volta arrivato a destinazione, a 1,5 milioni di km dalla terra (Hubble gravitava su un'orbita a “soli” 545 km dalla terra), dispiegherà i suoi diciotto esagoni di berillio ricoperti d'oro e i pannelli che lo schermeranno dal calore del Sole per girare in orbita per i prossimi anni, senza mai essere riparato (a differenza di Hubble) e accumulare tantissime informazioni sul cosmo.


Stiavelli, nato a Montecatini, maturità scientifica a Livorno, presso il Liceo F. Enriques, è stato allievo del corso ordinario di Fisica della Scuola Normale, dal 1980 al 1983, e del corso di Perfezionamento al 1983 al 1986. Scienziato interdisciplinare, è entrato a far parte dello Space Telescope Science Institute nel 1995, lavorando come astronomo dell’Agenzia spaziale europea per i primi cinque anni. Ha lavorato a varie strumentazioni del Telescopio spaziale Hubble: alla Wide Field and Planetary Camera 2 (WFPC2), alla Advanced Camera for Surveys (ACS), alla Wide Field Camera 3 (WFC3). Nel 2018 è stato eletto Fellow dell'American Association for the Advancement of Sciences.

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