Sottoscritta una convenzione con la Scuola Archeologica Italiana di Atene per un programma di ricerca di due anni. Saranno analizzate le testimonianze in un luogo dalla ricca documentazione epigrafica, teatro in passato di sorprendenti rinvenimenti.

Pisa, 11 marzo 2021.

È stata sottoscritta una convenzione tra la Scuola Normale, l’Università di Napoli l’Orientale e la Scuola Archeologica Italiana di Atene per un programma di ricerca riguardante l’isola di Creta, in Grecia.


Oggetto dell’accordo, che per la Scuola Normale riguarderà in particolare il Laboratorio di Storia, Archeologia, Epigrafia e Tradizione dell’Antico, è lo studio delle testimonianze epigrafiche presenti su un’area di grande interesse storico e archeologico, la città di Gortina; l’obiettivo è ricostruire l’evoluzione del paesaggio epigrafico della città dall’età greca arcaica all’età bizantina.

I docenti della Scuola Normale e dell’Università di Napoli l’Orientale potranno svolgere per due anni, dal 2021 al 2022, ciascuno sulla base delle proprie competenze, ricerche e attività di studio nelle sedi della Scuola Archeologica italiana di Atene, ad Atene e a Creta, presso i magazzini di Haghii Deka (Gortina) o nei musei di volta in volta individuati.

Referenti del programma di ricerca sono i professori Fabrizio Oppedisano per la Scuola Normale Superiore e Ignazio Tantillo per l’Orientale.

Gortina rappresenta uno dei siti archeologici più prolifici per l’epigrafia antica. Tra le testimonianze più sorprendenti rinvenute in passato, ricordiamo la cosiddetta ‘Grande iscrizione’, che contiene un complesso di norme riguardanti tra le altre cose la struttura della famiglia (per la prima volta si vedono riconosciuti alla donna alcuni diritti patrimoniali dopo il matrimonio); un testo risalente al VI-V secolo avanti Cristo, scoperto da una equipe di ricerca italiana nel 1884.