Il Premio è organizzato dalla Società Astronomica Italiana, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria–Planetario Pythagoras e dalla Fondazione Bracco. In giuria il prof. Andrea Ferrara.

Pisa, 2 maggio 2020.

L'edizione 2020 del Premio Cosmos per la divulgazione scientifica è andata all'opera Massa. L’origine della materia e dell’atomo dai greci alla meccanica quantistica , di Jim Baggott, noto scrittore di scienza britannico pubblicato in Italia da Adelphi.

Il libro del 2019 (pp. 287, € 32,00) è stato tradotto da Franco Ligabue, ricercatore di Fisica sperimentale della Scuola Normale Superiore. Baggott ripercorre il concetto di «massa» nella storia della ricerca filosofico-scientifica, dai pensatori greci alla meccanica newtoniana e mette a fuoco le conseguenze profonde delle nuove conoscenze fisico-cosmologiche, da Einstein per cui «la massa di un corpo è la misura del suo contenuto di energia» alle implicazioni del Modello Standard della fisica delle particelle.

Il Premio Cosmos è organizzato dalla Società Astronomica Italiana, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria–Planetario Pythagoras e dalla Fondazione Bracco ed ha l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica in Italia.

Faceva parte della giuria che ha assegnato il Premio anche il prof. Andrea Ferrara, Preside della Classe di Scienze della Scuola Normale, insieme a Maria Luisa Chiofalo dell'Università di Pisa, Gianfranco Bertone, ideatore e presidente del Premio, Amedeo BalbiPiergiorgio OdifreddiCarlo RovelliSandra SavaglioGinevra TrinchieriPierluigi VeltriLucia Votano e Paolo Zellini. “Archimede” di Lucio Russo ha invece vinto il “Premio Cosmos degli Studenti 2020” assegnato dalle giurie scolastiche. La premiazione in video conferenza dei vincitori sarà il 21 maggio.

«Nel libro “Massa” – scrive la giuria nelle motivazioni- Jim Baggott, scienziato e divulgatore scientifico di fama internazionale, trascina il lettore in un affascinante viaggio alla scoperta della natura fondamentale della materia. Con prosa elegante e rigorosa, Baggott ricostruisce l’evoluzione del concetto di materia nei secoli, dalle straordinarie intuizioni dei primi scienziati dall’antica Grecia, fino alle grandi teorie della Fisica del Novecento. Baggott spiega come la teoria della relatività e la teoria quantistica abbiano scardinato certezze secolari, e mostra come quella che percepiamo come massa sia per lo più una manifestazione dell’energia che tiene legate tra di loro le particelle elementari all’interno dei nuclei atomici. Per dirla con Baggott: la nostra realtà tangibile è fatta di fantasmi intangibili».

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