L’articolo scritto con Luca Verzichelli traccia le linee di interesse su cui verte l'intero numero.

 

 Firenze, 9 dicembre 2021. Il Piano di Ripresa e Resilienza è indicato, nel dibattito pubblico, come una tappa particolarmente rilevante nello sviluppo del sistema politico ed economico sia italiano che europeo. La special issue della Rivista Italiana di Politiche Pubbliche, quadrimestrale edito da Il Mulino il cui terzo numero è uscito a dicembre, affronta proprio questo tema, offrendo alcune riflessioni riguardo a come gli attori sociali e politici hanno plasmato il PNRR e a quali risultati ciò ha portato.

 Nell’articolo che apre ed introduce la special issue, la professoressa Manuela Moschella della Classe di Scienze politico-sociali della Normale e il professor Luca Verzichelli, dell’Università degli Studi di Siena, tracciano le linee di interesse su cui verte la rivista, sottolineando l’importanza di porre le basi per un dibattito riguardo le implicazioni di policy-making e l’adeguamento istituzionale in Italia, nonché le direttrici di ricerca sui processi politici e socio-economici legati al PNRR.

 A fronte delle sfide per il sistema politico italiano e le ripercussioni della pandemia sul tessuto sociale, la rivista identifica le dinamiche che hanno caratterizzato il livello nazionale ed europeo nella definizione del Recovery Fund. Riflessioni in tal senso sono avanzate in particolare riguardo il ruolo del governo italiano, delle regioni e del parlamento.

 Come evidenziano Moschella e Verzichelli, “L’agenda delineata nell’ambito del Recovery Fund rappresenta un importante test per il paese e un caso di studio rilevante per almeno due grandi filoni di ricerca. La capacità di formulare e implementare politiche per il rilancio economico e sociale del paese è in primo luogo un tema cruciale per il dibattito sull’evoluzione del capitalismo italiano e, in particolare, per comprendere il ruolo dei fattori politici nell’influenzare il destino economico del paese. La capacità di risposta dell’Italia nell’ambito del Recovery Fund è anche rilevante per le prospettive di sviluppo al di fuori dei confini nazionali: il successo o l’insuccesso dell’Italia nell’utilizzare efficacemente le risorse assegnate influenzerà il dibattito europeo fornendo argomenti a favore o contro una maggiore integrazione economica.”

 

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