Dal primo gennaio sarà obbligatorio per una vasta gamma di progetti pubblici, quelli di importo superiore a un milione di euro, adottare il Building Information Modeling (BIM), ovvero la gestione delle informazioni sulle strutture edilizie mediante l’impiego di modellazione digitale. La giornata a Pisa, giovedì 3 ottobre, fa il punto della situazione con esperti.

 
 PISA, 1 ottobre 2024. La Scuola Normale dedicata una giornata di approfondimento al nuovo strumento di gestione delle strutture edilizie pubbliche, il BIM. Dal primo gennaio 2025, entra infatti in vigore l’obbligatorietà dell’uso di questa metodologia (Building Information Modeling) per i progetti pubblici di importo superiore a un milione di euro, secondo quanto previsto dal codice degli appalti e dalla normativa vigente. Si tratta della gestione delle informazioni lungo l’intero ciclo di vita di una struttura edilizia - dalla progettazione iniziale attraverso la costruzione, la manutenzione, fino allo smantellamento finale - mediante l’impiego di modellazione digitale.

Il workshop, giovedì 3 ottobre a partire dalle 9.30 presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, in Piazza dei Cavalieri, con il saluto del Direttore Luigi Ambrosio, approfondisce queste tematiche attraverso gli interventi di funzionari della Scuola Normale preposti allo sviluppo della metodologia BIM, e vedrà intervenire anche Marco Giorgio Bevilacqua, ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa, Massimiliano Martino, Docente esterno dell’insegnamento di Laboratorio Informatico a Supporto della Modellazione Parametrica dell’Università di Pisa, Andrea Braschi, Direttore Generale dell’Università degli Studi di Camerino e Responsabile del Gruppo di Lavoro “Edilizia, Acquisti e Sostenibilità ambientale” del Codau.

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