Il corso PhD in Computational Cosmology and Astrophysics della Scuola Normale di Pisa coniuga conoscenze scientifiche di astrofisica al Machine Learning e al trattamento e l’esplorazione dei Big Data. Partirà dal primo novembre, domande entro il 24 agosto.

 

PISA, 07 luglio 2023. Oggi e sempre più in futuro la conoscenza dell’Universo passa attraverso la capacità di saper utilizzare una massiccia mole di dati inviati dai telescopi (terrestri o spaziali) al contempo sviluppando modelli fisico-matematici basati su simulazioni numeriche che richiedono l’uso dei supercomputer.  Insieme al bagaglio di conoscenze scientifiche necessarie per studiare le origini, l’evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l’universo, i giovani astrofisici e cosmologi devono anche saper padroneggiare tecniche avanzate di acquisizione, elaborazione ed analisi computazione dei dati, o meglio Big Data. Per venire incontro a queste necessità della ricerca più avanzata la Scuola Normale ha predisposto un apposito corso di dottorato in Astrofisica e Cosmologia Computazionale, le cui lezioni e attività si terranno in inglese e in un ambiente internazionale. Da questo la denominazione di PhD in Computational Astrophysics and Cosmology (COMPAC).

 «Ci proponiamo di indirizzare i dottorandi ad un lavoro di ricerca su temi di punta nel panorama scientifico internazionale, ma vogliamo farlo insegnandogli a sfruttare al meglio le simulazioni numeriche, gli algoritmi di Machine Learning e il trattamento e l’esplorazione dei Big Data – spiega il coordinatore del corso PhD, professor Andrea Ferrara -. Le tecniche e gli approcci numerici che verranno insegnati ed implementati con rigore saranno utili non soltanto alla ricerca relativa alle Scienze dell’Universo, ma per la loro natura interdisciplinare, potranno essere eventualmente applicati a problemi inerenti ad un grande numero di discipline».

La Scuola Normale è coinvolta in numerose collaborazioni, come per esempio quella con la NASA per l’osservazione delle galassie primordiali con il telescopio spaziale James Webb, studi per i quali già adesso il supercalcolo e le simulazioni numeriche sono strumenti cruciali. Inoltre ai dottorandi verranno offerte possibilità di svolgere Master in discipline complementari, come ad esempio in Business & Administration, allo scopo di acquisire le capacità e le conoscenze necessarie a massimizzare il ritorno industriale e commerciale di eventuali idee nate durante la ricerca svolta nell’ambito del PhD.

«Per permettere ai dottorandi di entrare nel mercato del lavoro in posizioni di alto profilo – aggiunge Ferrara - , è indispensabile un percorso attento ad attività interdisciplinari e a sviluppare un’attitudine “problem solving” ed è quello che questo nuovo corso di dottorato si propone di fare».

 L’attività didattica comprende lezioni e seminari. I dottorandi dovranno frequentare e superare gli esami corrispondenti ai corsi seguiti, almeno tre corsi (120 ore di lezione frontale) e superare gli esami corrispondenti. I lavori di pre-tesi saranno discussi durante una presentazione orale davanti a un gruppo di esperti nominati dal Consiglio di Classe. Gli studenti saranno poi ammessi agli anni successivi, durante i quali la ricerca dovrà essere completata e condensata in una Tesi di dottorato. In base alle esigenze della ricerca, gli studenti sono incoraggiati a trascorrere periodi di studio e ricerca presso istituzioni italiane e straniere.

Finanziato primariamente con i fondi del PNRR, il corso partirà dal primo novembre di quest’anno, con la presentazione delle candidature che dovrà avvenire entro il 24 agosto (entro il 20 luglio sarà online sul sito della Scuola Normale il bando COMPAC per poter applicare). Ha una durata di 4 anni e prevede vari benefit, tra cui la possibilità di usufruire di prolungati soggiorni di studio e ricerca all’estero, oltre alla borsa di dottorato.