Presentata quest'oggi la proposta per aprire in modo strutturato luoghi non musealizzati e in parte di difficile accesso e insegnare a leggere uno spazio complesso e denso di storia. Grazie al sito piazzadeicavalieri.sns.it è possibile prenotare ingressi per 5 percorsi suggestivi a cura di allievi e ricercatori della Scuola.
Pisa, 18 giugno 2024. Nel 1288 a Pisa in Piazza delle Sette Vie, oggi Piazza dei Cavalieri, il conte Ugolino della Gherardesca venne sconfitto dai ghibellini dell’arcivescovo Ruggieri e incarcerato nella Torre della Fame, come racconta Dante nel Canto XXXIII dell’Inferno. Era sempre questo il teatro in cui, tra Duecento e Trecento, sfilava annualmente il corteo della Festa dell’Assunzione, e qui, probabilmente, venne anche tenuto in cattività un leone donato nel 1312 dal Comune di Pisa all’imperatore Enrico VII in occasione di una sua visita alla città. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio dell’Ottocento la Piazza ha ospitato le cerimonie dei Cavalieri di Santo Stefano e dei Medici. Nel 1683, nella chiesa di Santo Stefano, vennero traslate le reliquie del Santo papa e martire. Durante il lungo Novecento Piazza dei Cavalieri fu luogo di manifestazioni del regime fascista negli anni Venti e di moti studenteschi negli anni Sessanta e Settanta. Nel 2019 la piazza si è anche trasformata nel set della fiction L’Amica geniale.
Questo luogo centrale nella vita civile, politica, religiosa e culturale di Pisa, nel 1562 venne trasformato in un “palcoscenico manierista”, per volontà di Cosimo I de’ Medici, che con lungimiranza ne affidò il progetto al grande architetto e umanista Giorgio Vasari, di cui quest’anno ricorrono i 450 anni dalla morte.
Più di otto secoli di storia si concentrano e stratificano, dunque, all’interno del perimetro di Piazza dei Cavalieri, tra gli edifici che vi si affacciano e le strade che da lì si ramificano. Cuore della vita pisana fin dal Medioevo – ma anche teatro delle sue vicende più sanguinose e sede, dal 1846, della Scuola Normale Superiore – dal tardo Duecento a oggi la piazza ha ospitato battaglie, feste, processioni e manifestazioni ed è stata raccontata da viaggiatori e testimoni illustri che l’hanno riportata nei loro scritti.
Da queste premesse ha preso corpo un ambizioso progetto di studio, conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Piazza dei Cavalieri, nato dalla stretta collaborazione tra Scuola Normale Superiore e Fondazione Pisa con l’obiettivo di far conoscere al pubblico questo tesoro poco noto e aprire in modo strutturato i suoi edifici: Palazzo della Carovana, Santo Stefano dei Cavalieri, Palazzo della Canonica, Palazzo dei Dodici, Palazzo dell’Orologio, San Rocco.
Iniziato a gennaio 2022, il progetto si concluderà nel 2025 e prevede – a dimostrazione dell’impegno della Normale nella promozione della ricerca – la copertura di quattro annualità di assegni di ricerca, oltre a diversi contratti per collaborazioni scientifiche e tirocini formativi per gli studenti. Alla sua realizzazione hanno contribuito diversi docenti della Normale, sotto la responsabilità scientifica della prof.ssa Lucia Simonato. Nelle ricerche, inoltre, sono stati coinvolti anche importanti studiosi internazionali.
Grazie a numerosi interventi di restauro e alla costante tutela della Normale, esercitata attraverso un poderoso lavoro di ricerca e aggiornamento, Piazza dei Cavalieri e i suoi edifici sono oggi pronti a mostrarsi e accogliere tutti gli interessati a scoprire questo patrimonio culturale.
«La Scuola Normale Superiore lega la propria storia a Piazza dei Cavalieri dal 1846, quando venne trasferita nel Palazzo della Carovana», racconta il Prof. Luigi Ambrosio, Direttore della Normale, che aggiunge: «Da quell’anno altri edifici di questa bellissima area urbana sono entrati in uso della Normale, che ha impiegato ogni attenzione per valorizzarli. Ne è un esempio il Palazzo dell’Orologio, dove tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta è stata riportata a vista la famigerata Torre della Fame di dantesca memoria. Tra queste azioni rientra l’importante iniziativa che oggi presentiamo: un progetto articolato, non solo di ricerca, ma anche di divulgazione scientifica, per promuovere conoscenza e aprire la Normale a un inedito dialogo con la comunità».
«Il progetto di valorizzazione della piazza dei Cavalieri ci è parso da subito di estremo interesse, nella prospettiva della riscoperta dell’importanza di un luogo centrale di Pisa, dal punto di vista urbanistico e per la storia della città» spiega Stefano Del Corso, Presidente della Fondazione Pisa «L’auspicio è che il progetto, grazie anche alla sua caratterizzazione digitale, possa consentire di gettare nuova luce su una delle piazze più belle di Pisa; e che il sito realizzato ne permetta una maggiore conoscenza fino al punto di riuscire a inserire sempre di più la piazza nei percorsi dei visitatori che arrivano a Pisa. Peraltro, a questo obiettivo si collega la speranza di un celere intervento sulla Chiesa dei Cavalieri, al momento chiusa: intervento - su questa insostituibile parte integrante della piazza - per il quale la Fondazione Pisa, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, si è già resa e torna a rendersi pienamente disponibile».
Ora i cittadini hanno l’opportunità di entrare nelle architetture vasariane oggi sedi della Normale, che non solo decide di aprire le sue porte ma di entrare in dialogo con il pubblico, accompagnato all’interno degli edifici da ricercatori, studenti e dottorandi: una peculiare scelta di divulgazione scientifica che trasmette in “prima persona” e gratuitamente le conoscenze acquisite nel corso delle ricerche più recenti. Molti i percorsi proposti, in costante aggiornamento e rinnovamento, dedicati a singoli edifici o tematici, che mostreranno quanto questi luoghi siano veri e propri universi del sapere.
La prof.ssa Lucia Simonato, responsabile scientifica del progetto, sottolinea l’importanza di raccontare una piazza così stratificata e la partecipazione attiva della comunità: «Raccontare una piazza non è facile. Come un organismo vivente, continua a mutare tanto nella vicenda dei suoi edifici, quanto negli eventi che ospita e ne compongono la storia. Nel Progetto il duplice obiettivo è stato comprendere questa complessità (con nuove ricerche, nelle pubblicazioni) e comunicarla in maniera accessibile (con una divulgazione scientifica di alto livello, nel sito). Non ci siamo quindi limitati a indagare Piazza dei Cavalieri solo per le sue straordinarie ricchezze architettoniche e artistiche, ma abbiamo anche cercato di valorizzare l’aspetto esperienziale, studiando come si è svolta la vita al suo interno nell’arco dei secoli e chi sono stati i protagonisti che l’hanno animata. Questo nuovo approccio certamente ha arricchito la nostra ricerca scientifica di inediti quesiti, ma ha anche permesso di creare un ponte tra la percezione odierna (da parte della comunità cittadina e dei turisti) e la percezione storica della piazza, rendendo la sua conoscenza più affascinante e immersiva».
Accanto ai percorsi di accesso, il progetto ha reso possibile la costruzione di piazzadeicavalieri.sns.it un sito creato ad hoc, e presto accessibile anche in inglese, che raccoglie tutte le schede relative alla storia dei luoghi e dei personaggi che li hanno vissuti. Dante, Vasari, Cosimo de Medici, approfondimenti su edifici e monumenti, dal Palazzo dell’Orologio a quello dei Dodici, la Chiesa di San Rocco o il Monumento di Ulisse Dini, tutti rigorosamente riletti e aggiornati.
Il Progetto Piazza dei Cavalieri dimostra quanto la collaborazione tra Istituzioni possa attivare politiche culturali di qualità, in grado di restituire alla comunità un patrimonio importante prima di difficile accesso, aprendo a nuove prospettive di lettura e comprensione di un luogo così ricco di storia e significato.
Con questa iniziativa, la Scuola Normale Superiore ribadisce la sua vocazione plurisecolare non solo all’indagine scientifica, ma anche alla valorizzazione culturale e alla conservazione del patrimonio artistico-architettonico rinnovando l’immagine di sé da luogo di ricerca per pochi a spazio aperto al coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio.