Anche un allievo della Scuola Normale coinvolto nel progetto di digitalizzazione in 3D del grande plastico in sughero rappresentante Pompei, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e realizzato tra il 1861e il 1929 circa. Si tratta di Giulio Amara, che alla Scuola Normale sta svolgendo il corso di perfezionamento in Scienze dell’Antichità. Il progetto di digitalizzazione è stato commissionato dal Museo all’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR (Laboratorio di Archeologia Immersiva e Multimedia).

Amara è intervenuto per indagare i profili storico-archeologici per la realizzazione del modello 3D. Entro il 19 maggio si prevede la realizzazione di una app che consentirà di visualizzare ogni parte della gigantesca riproduzione in sughero, app messa a disposizione anche nell’area archeologica di Pompei per i visitatori.

“Lo straordinario modello in sughero, in quanto riproduzione conservativa dello stato archeologico prossimo al momento dello scavo – spiega ancora Amara – rappresenta oggi un modello parzialmente ricostruttivo di contesti ormai irrimediabilmente perduti, di decorazioni parietali ormai in disfacimento, di intonaci e ambienti ormai di difficile lettura di cui il plastico costituisce a volte l’unico testimone. Si è tentato dunque, attraverso il modello digitale, di studiare il plastico di Pompei non solo come prodotto culturale ma anche come potenziale documento utile alla ricerca archeologica, fino ad oggi ben poco esaminato”.

Pisa, 27 febbraio 2017