Pisa, 31 ottobre 2010. Montaigne fu un grande lettore, soprattutto di testi antichi. La biblioteca era il luogo della sua casa che più gli apparteneva, costituito almeno da un migliaio di volumi che l’autore degli Essais  compulsava e annotava, inserendo interi passi o minime citazioni all’interno delle sue riflessioni. Di questa grandissima mole di livres oggi se ne conserva solo un centinaio e un nuovo catalogo edito dalle Edizioni della Normale fa il punto critico su questa dotazione. Il volume raccoglie 100 schede, una per ogni libro ritrovato. La biblioteca di Montaigne (pp. 340, 40 euro), edito in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, è a cura di Barbara Pistilli e Marco Sgattoni, due ricercatori dell’Università di Urbino, con una prefazione di Nicola Panichi, sempe dell’Università di Urbino, tra le massime esperte di Montaigne.
​Il volume è il primo della collana Clavis, che le Edizioni della Normale hanno deciso di promuovere per pubblicare studi di carattere rinascimentale. “Si tratta di un filone di ricerca – commenta il presidente delle Edizioni, Michele Ciliberto – che alla Scuola Normale ha una lunga tradizione che va da D’Ancona, a Gentile, a Garin, e che possiamo adesso approfondire ulteriormente grazie a una convenzione con l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Una collaborazione che prossimamente consentirà la pubblicazione di altri due importanti lavori: l’edizione critica del De christiana religione di Marsilio Ficino, ma soprattutto l’enciclopedia su Giordano Bruno, che uscirà in 2 volumi di mille pagine ciascuno più un volume di apparati critici da 250 pagine”.