PISA, 08 novembre 2018. Michele Ciliberto e Vincenzo Barone a dialogo sull’Umanesimo e sulla società contemporanea. Uno storico della filosofia (Ciliberto) e un chimico computazionale (Barone) si confronteranno su due periodi storici caratterizzati dalla ricerca di nuovi valori: l’epoca in cui viviamo e quella che soppiantò il medioevo (venerdì 9 novembre alle ore 18:00, Sala Fermi, Palazzo dei Congressi di Pisa).

A cavallo tra Quattro e Cinquecento pensatori come Giordano Bruno, Leon Battista Alberti, Pico della Mirandola, Machiavelli, così come le conquiste della scienza e le scoperte geografiche, contribuirono a ridefinire la concezione che l’uomo aveva di sé e la sua collocazione nell’universo. Ma contro il pregiudizio storiografico di matrice illuminista che ci ha consegnato il profilo di un Umanesimo quale genesi del mondo moderno, tempo di armonia e serenità, il professor Ciliberto avanza una lettura diversa, di un’epoca drammatica, a tratti tragica, di conflitti e instabilità.

Accanto a questa riflessione si innesta quella sulla società attuale. Anche l’epoca in cui viviamo, dominata dalla spersonalizzazione e dalla de-responsabilizzazione degli individui, da una pervasiva omologazione come conseguenza della globalizzazione, dall’instaurazione sempre più pervicace della macchina come surrogato umano, si configura come età di crisi e di ridefinizione di valori su cui innestare il futuro.  Il professor Barone alla luce della sua esperienza di chimico teorico e di direttore del Laboratorio SMART sulla realtà aumentata applicata alle conoscenze in ambito biologico, cosmologico e archeologico, suggerirà nuovi possibili scenari per ripensare l’arte, la scienza, la loro integrazione e il nostro modo di agire sul reale.